La birra non è sempre stata come la vediamo oggi, anche la bevanda più apprezzata al mondo ha avuto la sua storia. Prima della birra veniva prodotta la “cervogia”, bevanda ottenuta dalla fermentazione di cereali, quali orzo e avena, piuttosto densa, pastosa e scura. Il nome deriva da Cerere, dea dell’agricoltura, così come “cerveza”, il termine usato dagli spagnoli per indicare la birra.
Si stima che la prima cervogia risalga a ben 7000 anni fa, che sia stata realizzata in Mesopotamia e in seguito anche gli Egizi cominciarono a produrla. Una tradizione che è arrivata sino ai tempi dei Romani come possiamo leggere dagli scritti di Tacito, ma anche di Catone. La cervogia veniva spesso descritta dagli antichi Romani come “barbaro vino d’orzo”, bevuto solo dalle popolazioni barbare. Non è un caso che il termine cervogia compaia più volte nel divertente fumetto di Asterix, ambientato proprio in quell’epoca!
La svolta si ebbe all’epoca di Carlo Magno (circa 1270 d.C.) quando, secondo alcuni racconti, dei frati aggiunsero il luppolo alla cervogia, ottenendo una bevanda limpida e leggermente amara, insomma la classica birra che beviamo tutt’oggi. La cervogia faceva parte della vita di tutti i giorni nei monasteri, basti pensare che ogni monaco riceveva un’abbondante razione di cervogia per la notte. Durante il concilio di Aquisgrana ai monaci che vi partecipavano venivano concessi 4 litri di cervogia, mentre in alcuni conventi femminili ne bevevano addirittura 7 litri al giorno!
L’aggiunta del luppolo è stato un decisivo cambiamento se si pensa che prima di questa scoperta, si era soliti aggiungere alla cervogia erbe aromatiche come rosmarino e ginepro. Non tutti però aggiungevano il luppolo alle loro preparazioni, in quanto non c’era una legge ben specifica al riguardo, questo almeno fino al 1516 con il celebre Reinheitsgebot (norma di purezza), l’editto di Guglielmo IV di Bavaria che imporrà ai birrai di utilizzare solo acqua, malto d’orzo e luppolo.
Della cervogia se ne parla anche nella Bibbia, nei Proverbi 31:6: “Date della cervogia a chi sta per perire, e del vino a chi ha l’anima amareggiata”. Chiamatela cervogia o birra, ma il fatto rimane che è una delle bevande più amate e apprezzate al mondo!
Fine della pubblicazione web “Birre e birrerie”.
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Il mio commento chiarirà sul come si debba intendere correttamente il passaggio biblico di Proverbi 31:6 citato alla fine dell’articolo pubblicato nel sito “Birra e birrerie”.
Cervogia: è l’antica birra
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© Pierluigi Luisetti