PREMESSA del compilatore

Sappiamo con certezza che il Stroßmayer fu un accanito oppositore del dogma dell’infallibilità papale al Concilio romano. Le opinioni di questo principe della chiesa suscitarono allora un enorme scalpore, soprattutto nel collegio dei gesuiti convocati per il voto. Sebbene gli storici e gli studiosi che hanno studiato questo fenomeno discorsivo del vescovo nel Concilio non abbiano ancora dato una risposta
chiara e definitiva, la questione rimane ancora aperta quanto sia effettivamente vero riguardo all’intera faccenda. D’altronde, — vero o falso — nessuno può negare che gli avvenimenti storici elementari che Strossmayer espose con esemplare forza nel discorso tenuto siano decisamente preziose perle a favore della verità! Ovviamente, dopo averlo letto ogni lettore ha il diritto di avere la propria opinione.


CONCILIO VATICANO I (8 dicembre 1869-18 luglio 1870)

Il Concilio Vaticano I si tenne nella basilica di San Pietro a Roma. Nel corso dei lavori si sancì il dogma universale dell’infallibilità del pontefice e il primato papale. L’aula conciliare, nella basilica di San Pietro, fu la navata destra della croce. Alle sedute assistettero oltre settecento padri; segretario e coordinatore fu l’insigne canonista austriaco monsignor Josef Fessler. Il dogma non passò senza contrasti.

Durante il corso del Concilio, nel 1870 venne pronunciato il seguente discorso in un eccellente latino dal vescovo croato Josip Juraj Strossmayer, deciso oppositore all’investitura di Pietro da parte di Cristo e della conseguente infallibilità delle decisioni papali. La costituzione dogmatica Pastor Aeternus fu promulgata il 18 luglio 1870. Una sessantina dei partecipanti orientati contro il dogma lasciarono Roma un giorno prima del voto per il rientro nelle rispettive diocesi. Su 535 vescovi presenti, 533 dettero la loro approvazione.

Intanto gli eventi precipitarono: il 20 settembre 1870, le truppe del Regno d’Italia aprirono un varco a Porta Pia e occuparono Roma. Si concludevano così oltre 1000 anni di storia e cessava il potere temporale dei papi. Il concilio veniva sospeso a tempo indeterminato.

In alcune parti il testo da trascrivere l’ho restituito secondo l’italiano corrente. La fonte del libretto è intitolata: PAPA E VANGELO, Discorso di un vescovo nel Concilio Vaticano. Roma, Tipografia Lombarda, 1871.

© Pierluigi Luisetti, 17-09-2023.